Disturbo Schizoaffettivo
Secondo il DSM-IV si fa la diagnosi di disturbo Schizoaffettivo se l’individuo presenta un Episodio Depressivo Maggiore, un Episodio Maniacale, oppure un Episodio Misto insieme ai sintomi della Schizofrenia.
Se è presente un episodio Depressivo Maggiore c’è necessariamente umore depresso.
Se non sono presenti alterazioni dell’umore, l’individuo manifesta deliri o allucinazioni per almeno 2 settimane.
Se invece sono presenti sintomi di alterazione dell'umore, questi hanno una durata importante rispetto alla durata totale della malattia.
E’ necessario poi accertarsi che il disturbo non derivi dall’assunzione di una sostanza, per esempio una sostanza di abuso o un farmaco, o da una condizione medica generale.
Il disturbo schizoaffettivo è caratterizzato da sintomi attivi o residui, e può durare diversi anni. La malattia termina quando l’individuo non mostra più alcun sintomo del disturbo per un periodo significativo.
Manifestazioni associate al disturbo possono essere: diminuzione del funzionamento lavorativo e sociale, trascuratezza nella cura di sé, aumento del rischio del suicidio.
L’esordio in genere è all'inizio dell'età adulta.
Diagnosi differenziale
Secondo il DSM-IV, il disturbo schizoaffettivo va distinto dalla schizofrenia e dal disturbo dell'umore con manifestazioni psicotiche, anche se la valutazione è spesso difficile.