AUTISMO INFANTILE TIPICO o DISTURBO AUTISTICO
L’autismo infantile tipico è una psicosi infantile precoce che colpisce 5 bambini su dieci mila in modo lieve o grave. E’ caratterizzato da un’alterazione della capacità comunicativa, delle interazioni sociali e con un repertorio ristretto e stereotipato di comportamenti e interessi; compare tra i 2 e i 3 anni anche se è possibile riconoscerne dei segni premonitori già a partire dal primo anno di vita come il fatto che il bambino non piange mai e non attira l’attenzione, ha un’espressione seria, manca il dialogo tonico, l’aggancio dello sguardo o il suo evitamento ed è presente un’apparente indifferenza alla separazione.
Il gioco di tali bambini non è simbolico, simulativo o imitativo delle situazioni sociali tipicamente imitate dai bambini.
- AUTISMO TIPICO E ALTERAZIONI DELLA COMUNICAZIONE
Le alterazioni della comunicazione consistono in un deficit nella comunicazione gestuale o mimica e in un linguaggio non adeguato all’età caratterizzato da una sintassi povera e immatura ed ecolalia. Anche la comprensione del linguaggio è limitata a concetti semplici e non astratti e l’espressione delle emozioni è limitata quasi esclusivamente all’angoscia.
- AUTISMO TIPICO E INTERAZIONI SOCIALI
Le alterazioni delle interazioni sociali sono caratterizzate da assenza del dialogo tonico-posturale, dal rifiuto o evitamento del contatto con gli occhi, dall’inespressività del viso e di un’adeguata mimica e dall’assenza del linguaggio; il bambino autistico non cerca di entrare in contatto o di attirare l’attenzione e presenta uno sguardo lontano e vuoto.
Si osservano frequentemente reazioni d’angoscia e aggressività in seguito a cambiamenti ambientali come lo spostamento di oggetti nella stanza, in seguito ad eventi imprevisti come rumori improvvisi o l’ingresso di sconosciuti, in seguito a frustrazioni di vario genere o al tentativo insistente da parte dell’adulto di entrare in contatto con lui.
Sono presenti movimenti stereotipati e ripetitivi come la torsione delle dita e i dondolamenti, e interessi particolari per caratteristiche specifiche di oggetti.
- AUTISMO TIPICO: EVOLUZIONE
L’autismo tipico può evolvere in un’insufficienza mentale grave o in una schizofrenia con sintomi autistici. E’ possibile anche un miglioramento parziale caratterizzato dallo sviluppo di condotte fobiche o ossessive che comunque esprimono un tentativo di controllo interno contro la minaccia di annientamento o ancora dallo sviluppo di gravi comportamenti psicopatici come tentativo di proiezione all’esterno delle pulsioni distruttive.
Poi esistono le evoluzioni favorevoli che sono caratterizzate da una regressione dell’autismo e dall’acquisizione del linguaggio e di un adattamento sociale sufficiente alla scolarizzazione e al successivo inserimento lavorativo.
- PROGNOSI
Fattori di prognosi favorevole del disturbo autistico sono la latenza di comparsa del disturbo, lo sviluppo di fobie e ossessioni, il permanere del bambino presso la sua famiglia e una relazione terapeutica duratura con lo stesso terapeuta.
Fattori di prognosi sfavorevole sono la presenza di disfunzioni organiche associate alla psicosi, la mancata acquisizione del linguaggio oltre i 5 anni, la profondità del ritardo mentale, la precocità nella comparsa dei disturbi e la qualità dell’ambiente familiare: genitore psicotico, separazione, assenza della madre.