Psicopatia e Condotte Dissociali 


L’ “itinerario psicopatico” e una storia di vita caratterizzata dalla frequentissima formazione e rottura di legami affettivi a partire dall’infanzia. Si osservano spesso anche gli allontanamenti frequenti dalla famiglia con improvvisi ritorni e un rendimento scolastico scarso per le attività che richiedono la capacità di apprendimento. Ciò porta a condotte quali da fuga, il marinare la scuola e i furti; spesso l’adolescente psicopatico entra nell’unica struttura sociale capace di accoglierlo, la banda che di fatto gli offre un ruolo, protezione e sicurezza, anche se queste ultime sono assai precarie e vincolate rigidamente alle regole del gruppo.

In alcuni casi le condotte psicopatiche si sviluppano in seno ad organizzazioni psicotiche o prepsicotiche e in altri a organizzazioni nevrotiche; è per tale ragione che il termine “psicopatia” viene utilizzato solo per designare un insieme di condotte e non un’organizzazione strutturale di base.

Secondo Kernberg la maggior parte degli adolescenti psicopatici rientra nel quadro delle sindromi borderline e delle prepsicosi.

Molti autori sono concordi sulla presenza costante, nei borderline, di un Io debole e di un Super-Io arcaico molto severo e tirannico.

Si è  anche osservata la presenza di alcuni meccanismi di difesa tipici come la scissione, l’idealizzazione, la svalutazione e l’identificazione proiettiva: l’individuo psicopatico scinde continuamente gli aspetti positivi da quelli negativi e li proietta all’esterno.

- CONDOTTE DISSOCIALI 

Tra le condotte dissociali le più tipiche sono l’aggressività, l’impulsività e l’instabilità.

L’individuo psicopatico infatti è caratterizzato da marcata facilità di passaggio all’atto, sicché di fronte anche ad una minima frustrazione può dare origine ad una violenta scarica comportamentale impulsiva che prende il sopravvento sul pensiero. Tale aggressività impulsiva può manifestarsi in condotte quali violenze di ogni genere contro persone o cose e anche verso se stesso con tentativi di suicidio, automutilazioni o condotte estremamente pericolose.

- INSTABILITA’

Il bisogno di soddisfazione immediata legato alla forte intolleranza alla frustrazione degli psicopatici dà origine oltre che all’impulsività anche all’instabilità: secondo alcuni autori infatti gli psicopatici si trovano in uno stato di bisogno e non di semplice desiderio.

L’instabilità può riguardare comportamenti semplici come lo svolgimento di un compito per cui l’individuo lo esegue in modo approssimativo, senza la necessaria cura e attenzione con l’unico obbiettivo di terminare il più in fretta possibile.

Oppure può anche riguardare la dimensione affettiva, con improvvisi sbalzi di umore o la dimensione sociale visto che anche le relazioni devono soddisfare inesorabilmente i suoi bisogni.

 - LE RELAZIONI OGGETTUALI

Le relazioni oggettuali degli psicopatici sono dominate dal bisogno imperioso di soddisfare alcuni bisogni e nel momento in cui questo beneficio immediato viene meno lo psicopatico può dare origine a comportamenti impulsivi e aggressivi contro se stesso o contro gli altri.

Il senso di colpa può essere assente o può presentarsi con un’intensità fortissima, tale da non lasciare nessuna possibilità di riparazione. Per questo motivo in seguito ad un comportamento aggressivo che generi un senso di colpa, l’idea della riparazione è lontana mentre è assai più facile la messa in atto di altri comportamenti che conducano alla rottura completa della relazione. 

-  CONDOTTE DI RITIRO

Le condotte di ritiro che si osservano con maggiore frequenza sono la passività, che si manifesta in stati di disinteresse per qualsiasi attività che non dia alcuni immediati benefici, noia e ozio, e la dipendenza dagli altri.

 Entrambi i fattori sono causa di un calo di autostima che può dare origine a forti stati depressivi con un elevato rischio di passaggio all’atto suicidario o all’assunzione di droghe. Si osservano spesso anche  reazioni di tipo paranoide per cui gli altri sono causa del proprio malessere. 

- Livello intellettuale

Il Q.I. degli individui psicopatici si attesta nella maggioranza dei casi tra 60 e 85 di punteggio.

Il frequente basso livello socio culturale ed economico delle famiglie di provenienza sono fattori che non favoriscono lo sviluppo intellettivo.

Le abilità cognitive maggiormente compromesse sono quelle che hanno a che fare con la nozione di tempo.

Inoltre si è osservata la costante presenza della disarmonia cognitiva caratterizzata da 3 disturbi:

1)  DISPRASSIA

La disprassia consiste nell’incapacità di anticipare le conseguenze di un’azione; ciò porta l’adolescente ad essere particolarmente maldestro, a ferirsi frequentemente e a rompere gli oggetti che manipola.

2) DISCRONIA

La discronia consiste nell’incapacità di pensare l’oggetto quando esso è assente; cioè l’oggetto esiste quando è materialmente presente ed è annientato quando è assente.

3)   DISGNOSIA

La disgnosia si manifesta con disturbi del linguaggio e con la difficoltà ad utilizzare il linguaggio come mezzo di comunicazione privilegiato nelle interazioni: in questi individui infatti il principale veicolo delle interazioni è l’agire.

- Prognosi

Per quanto riguarda la psicopatia, la prognosi sarà tanto più favorevole quanto migliori sono le capacità intellettuali e la capacità di controllo dell’impulsività. Inoltre delle buone relazioni interpersonali potrnno favorire un’evoluzione positiva del disturbo.

Dalle ricerche epidemiologiche risulta che le condotte psicopatiche sono molto rare a partire dall’età di 40-50 anni; molti si inseriscono nella vita sociale pur mantenendo tratti che rivelano una certa instabilità che può rispecchiarsi nella scelta di lavori instabili, temporanei o itineranti. Altri rimangono in una condizione di disadattamento sociale spesso dandosi all’alcool.

- Cause

Secondo l’ipotesi eziologica ambientale, alcuni fattori come quelli familiari, sociali e culturali possono contribuire alla genesi delle condotte psicopatiche; ad esempio le famiglie degli adolescenti psicopatici sono spesso di un livello socio-economico-culturale modesto e in esse si è osservato la presenza frequente di alcolismo e precedenti psichiatrici di uno dei membri della famiglia e di separazioni.

Per quanto riguarda i fattori sociali si è osservata una maggiore frequenza delle condotte psicopatiche nelle zone più declassate e sovrappopolate delle grandi città. I fattori culturali sono strettamente dipendenti dal tipo di cultura del gruppo di appartenenza. 

 

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