APRASSIA ORALE
L’aprassia orale è un disturbo analogo all’aprassia per gli arti e si manifesta nell’incapacità del paziente di compiere un movimento che richieda l'uso dei muscoli faringo-bucco-facciali, sotto richiesta dell'esaminatore, pur conservando la capacità di attuarli in modo automatico.
L’aprassia orale risulta essere nettamente più frequente nei cerebrolesi sinistri rispetto ai destri.
Da uno studio è emerso ad esempio che il 43% dei cerebrolesi sinistri mostra tale disturbo che invece non è presente in nessuno dei cerebrolesi destri. Essa inoltre è spesso associata a disturbi afasici ed in particolar modo in quelli associati al grave deficit fono-articolatori.
La sua sede lesionale corrisponde alle regioni corticali frontali di sinistra ed in particolar modo all’opercolo frontale e centrale. Si ritiene che a questo livello si verifichi l'organizzazione dei movimenti orali che viene poi trasmessa ai nuclei motori dei nervi cranici che innervano la muscolatura faringo-bucco-facciale.
APRASSIA ORALE E ALTERAZIONI DEL LINGUAGGIO ESPRESSIVO
Riguardo alla questione circa la possibile relazione tra i deficit della programmazione dei movimenti orali non verbali e di quelli verbali, nonostante che da alcune ricerche risulti un alto grado di correlazione tra aprassia orale e afasia di Broca, il fatto che la prima sia stata riscontrata anche in pazienti afasici senza alterazioni fonetico-articolatorie, o in pazienti senza alcun disturbo del linguaggio, suggerisce che alla base delle due attività motorie non vi sia un meccanismo comune.