DISTURBI DI PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO


Produzione del linguaggio

Sul piano della produzione linguistica si pone il problema del passaggio dalle rappresentazioni mentali dell'informazione linguistica a livello fonologico alla produzione dei movimenti dei vari organi fono-articolatori necessari a produrre una parola, e quindi il problema della realizzazione fonetica, fisica, delle rappresentazioni fonologiche.

Secondo il modello computazionale seriale-gerarchico, tale processo richiede tre stadi di elaborazione:

–         Nel primo stadio si verifica il richiamo della rappresentazione fonologica della parola.

–         Il secondo stadio è quello del phonological encoding in cui un meccanismo di «ispezione e copiatura» seleziona e preleva i fonemi appartenenti al lessema da produrre in un buffer di memoria e li colloca in uno specifico ordine seriale, dando così origine ad un piano fonetico.

–         Nel terzo stadio le informazioni del piano fonetico vengono collocate nell’articulatory buffer che provvede all'esecuzione motoria del piano fonetico.

Vediamo in dettaglio quali sono i principali DISTURBI DI PRODUZIONE DEL LINGUAGGIO:

- Aprassia verbale o disartria corticale o anartria

 L’aprassia verbale o disartria corticale o anartria è un disturbo tipicamente presente nelle afasie non fluenti ed è caratterizzato da una difficoltà ad articolare le parole, in particolare a compiere quei movimenti necessari all’articolazione delle parole in modo automatico; il paziente cioè si sforza di produrre quei movimenti che normalmente si verificano in modo automatico, dando vita ad una produzione linguistica rallentata, difficoltosa, caratterizzata da errori di sostituzione di fonemi simili tra loro o di distorsioni degli stessi; inoltre anche la concatenazione tra fonemi nella formazione delle parole risulta alterata.

Nella sua forma pura la lesione solitamente colpisce la circonvoluzione precentrale sinistra e la sostanza bianca sottostante con distruzione dell’area motoria della faccia. La lesione della stessa regione di entrambi gli emisferi porta ad una totale soppressione dell’eloquio, condizione diversa dal mutismo in cui la vocalizzazione è totalmente abolita.

- DIFFERENZA TRA  DISARTRIA E AFASIA

Per quanto riguarda la produzione del linguaggio, i disturbi fonologici nell'afasia possono riguardare sia gli aspetti segmentali fonetico e fonemico che quelli soprasegmentali o prosodici  come l’accento, il ritmo e l’intonazione. La maggior parte delle ricerche si è concentrata sugli aspetti segmentali.

 

I disturbi fonoarticolatori possono essere legati sia ad un malfunzionamento muscolare causato da lesioni dei fasci piramidali cortico-bulbari, dei nuclei dei nervi cranici interessati all'articolazione, del cervelletto e del sistema extrapiramidale, nel qual caso si parla di disartria, sia a lesioni corticali soprattutto a carico dell'emisfero sinistro e in certi casi sottocorticali come il talamo e i gangli della base, nel qual caso si parla di turbe articolatorie di tipo afasico.

 

 

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