Psicosi in Adolescenza - Introduzione


Nel caso delle psicosi adolescenziali si pone il problema della diagnosi e dell’evoluzione di tali disturbi. E' infatti difficile differenziare un processo schizofrenico in fase di esordio da uno stato passeggero di crisi adolescenziale.

Riguardo alla diagnosi alcuni ritengono che la sintomatologia adolescenziale non sia facilmente inseribile in categorie diagnostiche rigide. Secondo altri è possibile individuare caratteristiche rientranti nelle categorie diagnostiche utilizzate per l’adulto, come nel caso della classificazione del DSM IV, in cui viene fatta una distinzione tra schizofrenia e altri disturbi psicotici.

Fra questi ultimi il Disturbo schizofreniforme, il disturbo psicotico breve, il disturbo schizoaffettivo e il disturbo psicotico indotto da sostanze sono i più frequenti in adolescenza.

- Teoria sisemica delle psicosi

Secondo la teoria della comunicazione è impossibile per un individuo messo in mezzo ad altri individui non comunicare; anche lo star zitti è un modo di comunicare.

 Esistono due tipi di comunicazione: la comunicazione digitale, e cioè quella esplicita verbale, e la comunicazione analogica, detta anche metacomunicazione, ossia quella implicita, fatta da tutto ciò che ruota attorno al linguaggio, come la mimica, l’intonazione vocale, la gestualità, la postura, ecc.

Sulla base di tali presupposti Bateson ha proposto un modello teorico per spiegare il rapporto tra il sistema famiglia e la schizofrenia di un suo membro. La famiglia è un sistema caratterizzato da due tendenze contrapposte, quella omeostatica e quella al cambiamento, quest’ultimo strettamente legato allo sviluppo di ogni singolo membro.

- DOUBLE BIND (Doppio legame)

La psicosi di un membro della famiglia è strettamente legata alle modalità di interazione dei membri della famiglia. In particolar modo, sembra che sia presente una modalità di comunicazione tipica definita “double bind” (doppio legame), solitamente imposta da un membro familiare, come la madre al figlio.

 In tale modello comunicativo chi parla manda all’ascoltatore un messaggio analogico-verbale che contraddice nel suo significato quello del messaggio digitale fatto di mimica, sguardo, tono della voce ecc.

Il bambino così non può assegnare tipologie logiche ai messaggi che riceve proprio per la loro contraddittorietà; è per questo che il bambino risponde in modo “folle” a questi messaggi.

Secondo alcuni autori le psicosi dell’adolescenza sono riconducibili alla relazione conflittuale che l’Io stabilisce con il corpo sessuato. Si distinguono tre tipi di psicosi:

- L’episodio psicotico, in cui l’adolescente conserva una relazione con gli oggetti edipici interiorizzati e rifiuta o nega solo una parte della realtà.

- I disturbi psicotici in cui l’adolescente percepisce gli oggetti edipici ed il proprio corpo sessuato come dei persecutori; egli allora si difenderà da tali persecutori attaccando il suo corpo, come nel caso dell’anoressia.

- I disturbi psicotici in cui l’adolescente sostituisce la realtà con un’altra realtà. Egli ha rotto ogni relazione sia con gli oggetti edipici interni che con il proprio corpo sessuato. Egli ha rotto completamente con la realtà. 

- Meccanismi Psicotici dell'Io

In generale, i meccanismi psicotici dell’Io mirano a disinteriorizzare un conflitto interno.

Secondo Freud nella psicosi il conflitto non è tra l’Io e l’Es ma tra l’Io e il mondo esterno; affinché ciò si verifichi l’Io mette in atto tutta una serie di meccanismi che sono presenti in ogni adolescente normale ma che in alcuni casi invadono il funzionamento mentale dell’individuo assumendo carattere psicotico.

 E’ il caso della negazione che può riguardare aspetti di sé, della realtà o del proprio vissuto, la scissione in cui la vita affettiva, intellettiva e l’ambiente sono oggetto di una incessante frammentazione e l’identificazione proiettiva in cui si verifica una proiezione delle parti cattive e aggressive del sé sull’oggetto esterno.

-BREAKDOWN PSICOTICO - ROTTURA PSICOTICA

Secondo alcuni autori le psicosi dell’adolescenza sono riconducibili alla relazione conflittuale che l’Io stabilisce con il corpo sessuato. Si distinguono tre tipi di psicosi:

- L’episodio psicotico, in cui l’adolescente conserva una relazione con gli oggetti edipici interiorizzati e rifiuta o nega solo una parte della realtà.

- I disturbi psicotici in cui l’adolescente percepisce gli oggetti edipici ed il proprio corpo sessuato come dei persecutori; egli allora si difenderà da tali persecutori attaccando il suo corpo, come nel caso dell’anoressia.

- I disturbi psicotici in cui l’adolescente sostituisce la realtà con un’altra realtà. Egli ha rotto ogni relazione sia con gli oggetti edipici interni che con il proprio corpo sessuato. Egli ha rotto completamente con la realtà.

 

 

 

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