Alcolismo
Per quanto riguarda la definizione di alcolismo, il DSM IV lo fa rientrare nella categoria dei disturbi correlati all’alcool che si suddivide in altre due sottocategorie, quella dei “disturbi da uso di alcool”, che si riferiscono alla dipendenza e all’abuso della sostanza, e quella dei “disturbi indotti da alcool”, che comprende l’intossicazione alcoolica, l’astinenza, le varie forme di deliri, le psicosi, i disturbi dell’umore e quelli comportamentali ricollegabili all’assunzione dell’alcool.
L’alcolismo si riferisce ad una condizione di dipendenza nell’assunzione dell’alcool che porta a modificazioni dell’affettività, stati depressivi, stati ansiosi e anche deliri e condotte etero ed autoaggressive.
- CAUSE DELL' ALCOOLISMO
Secondo Feline e Ades le cause più frequenti dell’alcolismo sono di tre tipi: le pressioni sociali operate dalla famiglia che in occasioni particolari spinge l’adolescente a bere, e quest’ultimo si conforma al fine di sentirsi maggiormente integrato nel mondo adulto; il ricorso all’alcool come autocura contro l’ansia, l’insonnia e la depressione; e infine la condotta tossicomanica in cui l’adolescente spesso assume l’alcool in associazione ad altre droghe.
- PERSONALITA’ TIPICA
Riguardo alla personalità tipica dell’alcolista, nessun tipo di studio ne ha dimostrato l’esistenza anche se si sono evidenziati alcuni caratteri ricorrenti: l’ansia, l’intolleranza alla frustrazione, la forte dipendenza affettiva da un genitore, depressione e sentimenti di inferiorità sono i più frequenti.
- SPIEGAZIONE PSICOANALITICA
Per quanto riguarda la spiegazione psicoanalitica, quest’ultima si è concentrata sui meccanismi della dipendenza stessa. In generale vi è un consenso comune sull’idea che l’adolescente sia particolarmente propenso all’uso di sostanze stupefacenti per aumentare le sue difese contro le pulsioni libidiche che in questa fase di sviluppo si fanno particolarmente intense e pressanti.