Aprassia - Introduzione


Con il termine aprassia ci si riferisce ad un disturbo che colpisce pazienti cerebrolesi che non riescono ad eseguire i movimenti richiesti dall’esaminatore, sia che si tratti di movimenti dotati di un significato, come i gesti simbolici o quelli che si riferiscono all’uso degli oggetti, sia che siano totalmente privi di senso.

Tali deficit non devono essere causati da difetti di moto, di senso o di coordinazione che riguardino l’arto in questione. Il disturbo colpisce prevalentemente i cerebrolesi sinistri per un totale stimato intorno al 30% di essi.

L’aprassia è determinata dalla compromissione dei meccanismi superiori di elaborazione dei piani motori, necessari ad attuare correttamente il movimento richiesto, o, ad un livello superiore, delle loro rappresentazioni semantiche.

Il disturbo inoltre si presenta anche quando al paziente è richiesto di riprodurre il movimento su un manichino.

Forme di Aprassia

In ambito clinico si è soliti distinguere tra due tipi di aprassia: l'aprassia ideativa, in cui il paziente non riesce a rappresentarsi mentalmente il gesto da compiere e quindi non sa cosa fare, e l’aprassia ideomotoria, in cui il paziente non sa come fare e cioè riesce a rappresentarsi mentalmente il movimento da compiere ma non riesce a tradurlo nel necessario progetto d'azione o piano motorio.

 

 

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